La Ferrari riparte dal basso, il gravissimo problema l’ha messa ko | Degrado totale
Non è un segreto che il team Ferrari abbia passato un periodo nero con gravissimi problemi alle monoposto, ecco svelato cos’è successo.
Da anni ormai l’argomento Formula 1 è diventato un tasto dolente per gli appassionati italiani. Il team più titolato e storico di questo sport, Ferrari, è priva di titoli da troppo tempo e i suoi tifosi soffrono questa situazione caratterizzata da prestazioni non all’altezza e una gestione delle gare insufficiente.
Le promesse che dal 2021 il team di Maranello sarebbe tornato in vetta alle classifiche dei mondiali è stata vanificata dalla Red Bull, che si trova ora in uno stato di grazia fenomenale grazie ad un’automobile superiore e due piloti eccezionali, specialmente il campione olandese Max Verstappen. L’anno scorso non è stato da meno, ed il 2023 pare seguire quel trend.
La vettura SF-23 si è rivelata incapace di tenere il passo delle rivali: non solo Red Bull, ma anche Mercedes e McLaren hanno registrato ottime performance a livello o addirittura superiori a quelle della Ferrari. Pare che il Cavallino si trovi in un tunnel senza uscita e che l’unica cosa da attendere siano le vetture e gli investimenti del futuro.
Per ora l’obiettivo è quello di combattere per il secondo posto del mondiale costruttori, dove la Ferrari è posizionata terza ad appena 20 punti di distacco dalla Mercedes e con un considerevole vantaggio dalla Aston Martin. Il team tedesco non se la sta passando benissimo, e forse c’è una speranza.
I nuovi fondi portano ottimi risultati
Nonostante la stagione sia iniziata con presupposti incerti e che questi siano stati – purtroppo – confermati gara dopo gara, gli ultimi Gran Premi hanno segnalato una piccola ripresa della Ferrari. A Singapore la Rossa è salita sul gradino più alto del podio con Carlos Sainz, su di un circuito che a noi italiani è sempre piaciuto.
In Giappone, nonostante il ritrovato coraggio, i piazzamenti sono stati deludenti: quarto posto per Charles Leclerc e sesto posto per Sainz. Eppure, due nuovi fondi avevano migliorato la vettura proprio in vista di Suzuka, due piccole luci in fondo al tunnel dal quale il team ripartirà per la prossima stagione.
Migliore guidabilità e stabilità per la SF-23
Il futuro deve passare per gli sviluppi di oggi. Ferrari vuole comprendere i problemi della SF-23 e risolverli, non per salvare questa stagione ma le prossime. La stabilità dell’auto era uno di questi problemi; possiamo dire “era” perché due piccole modifiche hanno migliorato le prestazioni dell’auto in scenari di ampie curve e forte vento.
La SF-23 ora gira con un’altezza da terra più bassa e limita il porpoising, rendendo la vettura più stabile e quindi concedendo ai piloti maggiore libertà nella guida. Suzuka non avrà portato grandi risultati a casa, ma ha posto la prima pietra sulla quale costruire la Ferrari degli anni a venire.