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La Germania obbliga Porsche a richiamare 21.500 Cayenne Diesel

PANDEMIA. DIESELGATE SENZA FINE: A POCHISSIMO DAL RECENTE ANNUNCIO DI MERCEDES, CHE RICHIAMERA’ VOLONTARIAMENTE 3 MILIONI DI MODELLI PER CONTROLLI ALLE EMISSIONI, IL GOVERNO TEDESCO ANNUNCIA DI AVER OBBLIGATO PORSCHE A RICHIAMARE 21.500 CAYENNE CON IL V6 TURBODIESEL PRODOTTO DA AUDI. IL SOFTWARE DELLA CENTRALINA PRODUCE DATI FALSI SULLE EMISSIONI.

Porsche annuncia una campagna di richiamo per i suoi modelli Cayenne Diesel (Leggi il Test Drive di 0-100.it) prodotti tra il 2014 e il 2017. Oggetto dell’operazione sono 21.500 esemplari, 6.000 dei quali circolanti in Europa, dotati di propulsore V6 Turbodiesel di 3 litri, origine Volkswagen-Audi, montato sui SUV di Stoccarda.

Non si tratta di una campagna volontaria in quanto l’iniziativa è stata messa in atto in seguito all’obbligo imposto dalle autorità tedesche. Questo secondo le dichiarazioni del Ministro dei Trasporti della Germania, Alexander Dobrindt. Questi ha dichiarato che il problema potrebbe riguardare anche la Volkswagen Touareg (leggi il Test Drive di 0-100.it sulla versione 3.0 TDI), dotata dello stesso motore. Questo motore, comunque, ancora non è stato esaminato dalle autorità preposte. Nel frattempo – ha dichiarato Dobrindt – il Governo ha obbligato Porsche a bloccare le vendite di Cayenne Diesel fino a che l’anomalia di software non sarà corretta.

Porsche, che si farà carico del 100% dei costi per la soluzione del problema – annuncia che, durante una “ispezione interna” effettuata su questo motore, ha rilevato un’irregolarità nel software di gestione, subito comunicato all’autorità preposta, la Kraftfahrtbundesamt (KBA) – che sta svolgendo le operazioni per l’approvazione della campagna di richiamo. Questa dovrebbe iniziare nel prossimo autunno.

Uwe Hück, presidente del Consiglio di fabbrica e rappresentante del Consiglio di sorveglianza di Porsche AG, in una recente intervista, ha duramente attaccato i manager di Audi per aver fornito all’azienda un motore “manipolato” chiedendo che vengano sospesi.

Fonte: AutomotiveNews.