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IL CIELO IN UNA STANZA. NEGLI ANGUSTI SPAZI DEL GRIMALDI FORUM, IN UN PICCOLO STATERELLO DOVE SI VIVE SERENAMENTE DI FOLIES, MARCHI GRANDI E PICCINI SONO ALLA RICERCA DI NUOVI CLIENTI.

Top Marques Monaco è una formula “salonistica” ormai consolidata, dedicata esclusivamente ai costruttori di “un certo tipo” di auto.

Difficile vedere vetture più plebee di una Porsche, difficile che qui venga un tuner minore di Hamann.

Al Top Marques Monaco si celebra il superfluo automobilistico: per questo micro universo di desideri le auto d’ordinanza sono la Gumpert Apollo (a pochi centimetri da un’Audi Quattro Sport da rally, scelta davvero difficile su quale sia la più emozionante), la Koenigsegg Agera, la Pagani Huayra.

Per non dire di quei “giocattoli” che solo a queste latitudini dell’Europa possono prosperare: la Noble M600, la KTM X-Bow, la  Briggs Automotive Company (BAC) Mono o la Roding Roadster 23.

Spazio anche ai tuner: oltre ai sopraccitati marchi protagonisti della scena attuale al Top Marques Monaco 2013 si sono viste le smaliziate personalizzazioni su tema Porsche del tuner francese DelaVilla, le Mansory su base 458 (somigliante a una Enzo) e 599. C’è posto anche per una Audi A1 con tuning della MTM.

In tema di custom o personalizzazioni il settore propone auto al limite dell’inutilità, cose che solo una scarsa conoscenza del settore (ma una tremenda voglia di apparire) riesce a proporsi con autorevolezza: come la replica “barchetta” dell’Aston Martin DB4 GT Zagato prodotta dalla inglese Evanta.

Auto che è estremamente difficile trovare in un affermato concessionario di un brand famoso (come Ferrari), a Montecarlo sarebbe difficile NON trovarle. I ferraristi più incalliti si saranno certamente sentiti “provocati” nel vedere una 599XX Evo esposta nello stand del dealer locale.

[Photo Credit: Caldicarphoto.com]