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RM Auctions a Montecarlo: in vendita la Maserati 450 Sport del ’57, telaio 4501

LA PIU’ PREZIOSA? LA GRANDE ASTA DI RM AUCTIONS CHE SI SVOLGERA’ ALL’INIZIO DI MAGGIO A MONTECARLO METTE IN VENDITA LA MASERATI 450 SPORT DEL 1957 TELAIO N. 4501. QUEST’AUTO E’ L’EX PROTOTIPO DELLA 350 SPORT, IL TELAIO 3501 RINOMINATO. LA STESSA MACCHINA E’ DIVENTATA LA 450 SPORT COUPE’ ZAGATO CHE HA CORSO A LE MANS NEL ’57 (IN SEGUITO TRASFORMATA IN VETTURA STRADALE E RIPUNZONATA 4512). QUESTO ESEMPLARE, EQUIPAGGIATO CON UN MOTORE MARINO “TIPO 62” DA 6,4 LITRI, E’ VALUTATO 4 MILIONI DI EURO.

Tony Parravano, importante cliente americano della Maserati, all’inizio del ’56 aveva commissionato alla Casa Madre un nuovo motore 8 cilindri. Questo interessante ordine creò le condizioni per il Tridente per riprende il progetto del Tipo 54, interrotto qualche tempo prima per una serie di motivi (e tra essi i tragici fatti dell’edizione della 24 Ore di Le Mans del ’55).

Il miglior punto di partenza, da un punto di vista tecnico, era stato il progetto Tipo 56, corrispondente alla 350 Sport. Di questa, la Maserati utilizzò il telaio 3501 che fu adattato per ospitare il grande motore 8 cilindri di 4,5 litri.

Presentatasi in pista ufficialmente alle prove del G.P. del Venezuela del ’56, nel mese di agosto, la nuova vettura, la prima 450 Sport, denominata 4501 diede subito prova di grandi potenzialità. Ma essendo ancora allo stadio di prototipo, palesava numerosi limiti progettuali e una potenza del motore 8 cilindri davvero elevata rispetto alle caratteristiche della meccanica.

Ottenne il terzo posto in prova e non partecipò alla corsa ma alla Maserati tanto bastò per continuare lo sviluppo. Nel gennaio 1957, la 450 Sport 4501, “probabilmente” definitiva, debuttò alla Mille Chilometri di Buenos Aires guidata da Juan Manuel Fangio: un autentico mostro capace di infliggere distacchi nell’ordine di 10 secondi alle potenti e quasi imbattibili Ferrari. Purtroppo fu costretta al ritiro per problemi alla trasmissione.

A Sebring, due mesi dopo, la 450 S n.4503 di Jean Behra e Manuel Fangio colse la prima vittoria. Il successo fu ripetuto al Gran Premio di Svezia, dove la Maserati schierò anche le regolarissime 300 S.

La stagione prometteva molto bene: la Maserati si trovò in testa al Mondiale Marche, davanti alle Ferrari 315 Sport e 335 Sport ma una serie di eventi sfortunati relegarono il Tridente al secondo posto nella classifica finale del Campionato ’57 (vinto dalla Ferrari). Fortunatamente arrivò il titolo mondiale in F1 conquistato da Fangio sulla 250 F.

L’epopea della 450 S si chiuse anzitempo: per il 1958 la FIA impose una cilindrata massima di 3 litri per le vetture Sport e costrinse, così, il progetto 450 S all’abbandono. Trovò, tuttavia, terreno molto fertile in America nei campionati nazionali SCCA.

IL TELAIO 4501

La storia dei telai delle Maserati 450 S (11 esemplari in totale) è piuttosto controversa per tutte le unità prodotte. Si assiste, così, per la quasi totalità di esse, a una problematica “moltiplicazione” di telai che ha causato non pochi dibattiti tra gli esperti.

Secondo RM Auction, l’esemplare che andrà in vendita a Montecarlo nacque come 350 Sport #3501. Prese parte alla Mille Miglia del ’56 (il 28 e 29 aprile) con Stirling Moss e Denis Jenkinson. Furono costretti al ritiro poco fuori Roma a causa di un guasto ai freni. Piloti illesi e la vettura in fabbrica per essere riparata e preparata per i prossimi impegni.

La 3501 fu trasformata nel prototipo della 450 Sport, con telaio allungato per ospitare l’8 cilindri 4.500. Fantuzzi creò una stupenda carrozzeria barchetta, sulla quale si potevano distinguere gli elementi chiave della 450: grande rigonfiamento sul cofano per la batteria di 8 tromboncini di aspirazione e gli scarichi laterali. Partecipò alle prove del GP di Svezia e, successivamente, ancora utilizzata come vettura laboratorio.

Nel ’57 la 4501 partecipò alla Mille Chilometri di Buenos Aires e, quindi, guidata da Jean Behra alle prove della Mille Miglia. Qui Behra ebbe un incidente che rese l’auto inservibile per la corsa.

Nel frattempo, in fabbrica fu approntato un nuovo esemplare, questa volta carrozzato coupé da Zagato su disegno di Frank Costin e, temporaneamente, contrassegnato dal telaio 4501. L’auto corse alla 24 Ore di Le Mans del ’57 con Stirling Moss ma si ritirò per guai meccanici. Riportata in fabbrica, alla fine degli Anni 50 fu acquistata da un americano, stradalizzata e ripunzonata 4512.

Nel frattempo, la “vera” ex 3501/4501 fu riportata in fabbrica e, nell’agosto 1965, dopo un lungo letargo, venduta senza motore a un certo Tom Meade. Il certificato d’origine che la accompagnava la designava come telaio 350SI-10, una curiosa denominazione interna. Nell’ottobre 1965 fu rivenduta a un certo Niles F. Moss. Questi la portò in un’officina di Modena dove fu installato un V8 Corvette, un cambio Transaxle Tipo 510 di una Ferrari e un parabrezza proveniente da una Ferrari 250 GT Cabriolet.

Riportata in America, nel maggio 1970 fu venduta a Gerald Satterfield, di Nevada City, California, e targata 285 BME. Fu regolarmente utilizzata come auto stradale ma con poche cure e attenzioni. Nel 1981 fu scoperta da Franco Lombardi che la riportò in Italia e la sottopose a un lungo e meticoloso restauro.

Il motore, la parte principale mancante, fu sostituito con un originale 8 cilindri a V dell’epoca: si trattava del motore marino n. 4519. Anche se tecnicamente un propulsore Tipo 59 con 5,7 litri, in realtà durante le operazioni di restauro si scoprì che questo motore fu aggiornato in Tipo 62 con 6.457 cc e 520 cavalli.

Completata nel 1987, la 450S 3501/4501 è sempre rimasta nelle mani del suo ultimo acquirente. Questi, negli ultimi anni, ha fatto completamente ricostruire il Transaxle seguendo il progetto originale ma con assolutamente robusto e affidabile.