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Un imprenditore inglese porterà alla rinascita il marchio TVR?

GOD BLESS LES EDGAR. DOPO I DISASTRI COMPIUTI DAL GIOVANE RUSSO NIKOLAI SMOLENSKI, CHE AVEVA BUTTATO A MARE 25 ANNI DI CRESCITA REALIZZATI DAL PRECEDENTE BOSS PETER WHEELER, UN INGLESE SI PRENDE QUESTA IMPORTANTE RESPONSABILITA’.

Il marchio inglese TVR è pronto, forse è la volta buona, a una nuova rinascita. Fondato nel 1947 da Trevor Wilkinson sul modello Lotus (leggerezza e semplicità costruttiva) e divenuto uno dei marchi britannici più prestigiosi e riconosciuti, dichiarò ufficialmente bancarotta nel 2006, chiudendo definitivamente lo stabilimento di Blackpool a fine dicembre di quell’anno.

Peter Wheeler, l’imprenditore chimico che aveva acquistato il marchio nel 1981 dai precedenti proprietari, l’aveva rilanciato facendone un marchio di successo. Ma nel 2004 l’aveva venduto al poco più che ventenne russo Nikolai Smolenski, che nel giro di 2 anni produsse inesorabilmente il fallimento.

Smolenski tentò la rinascita negli ultimi mesi. Si ha notizia della realizzazione di un paio di prototipi, mai andati oltre la fase sperimentale a causa dei costi di sviluppo troppo elevati.

Si chiama Les Edgar e, intervistato dalla rivista inglese Top Gear sulle ragioni della sua scelta folle, è stato perentorio: “Non è possibile che marchi del genere siano lasciati scomparire o migrare all’estero! C’è moltissima passione attorno al marchio, a un livello che difficilmente si riesce a riscontrare in altri brand britannici“.

Edgar ha aggiunto: “Non è stata una scelta sciocca. Abbiamo i soldi per portarla avanti e abbiamo dalla nostra parte gente con il senso per gli affari e passione“.

L’imprenditore britannico del Sussex, noto nel settore della produzione di video game e per aver reintrodotto l’Aston Martin nelle gare GT ha rassicurato gli appassionati dicendo che il nuovo management ha molte idee e progetti per il marchio TVR. Sicuramente non verranno ripetuti tutti gli errori che sono stati compiuti in passato.

Edgar non ha potuto rivelare, per la presenza di accordi di segretezza, ulteriori particolari sui progetti futuri ma ha voluto precisare che la nuova gestione rispetterà al 100% l’heritage del marchio e la sua “inglesità”.