Bollo auto, non lo paghi se c’è scritto questo sulla tua targa | Esenzione obbligatoria
Ci sono diversi metodi per avere sconti sul bollo, ma se controlli la tua targa potresti non pagarlo assolutamente. È la legge a dirlo.
Mentre le auto continuano a essere un’importante parte della nostra vita quotidiana, il costo di possedere e mantenere un veicolo sembra aumentare costantemente. Tra le varie spese che un automobilista deve affrontare, il cosiddetto bollo rappresenta una delle tasse più odiate e onerose.
Questa tassa annuale, che varia in base alla potenza del motore e ad altri fattori, spesso si traduce in un onere finanziario significativo per i proprietari di auto.
Il bollo, pur avendo l’obiettivo dichiarato di finanziare l’infrastruttura stradale e promuovere politiche di sostenibilità ambientale, ha attirato l’ira di molti guidatori, che spesso lo percepiscono come un onere eccessivo, soprattutto alla luce di altri costi di mantenimento dell’auto.
Considerando che molti proprietari di veicoli affrontano già spese ingenti per carburante, manutenzione, assicurazione e riparazioni, il peso del bollo può spesso sembrare una goccia che fa traboccare il vaso. Tuttavia, ci sarebbe un modo per riuscire a risparmiare.
Il bollo auto: le regole e le eccezioni
Nonostante le restrizioni, esistono casi specifici in cui è possibile essere esentati dal pagamento di questa imposta fastidiosa. L’imposta sul bollo auto, una tassa di possesso della macchina, varia in base a diversi fattori tra cui il modello del veicolo, l’età di immatricolazione, la classe ambientale, la potenza e la zona di residenza. Tutti i veicoli immatricolati in Italia sono soggetti a tale imposta. Secondo le disposizioni normative vigenti, l’obbligo di pagamento del bollo auto deve essere adempiuto entro e non oltre l’ultimo giorno del mese successivo a quello in cui è stata immatricolata la vettura.
Il mancato adempimento comporta una penalità del 30% rispetto all’importo dovuto, e in casi estremi potrebbe persino portare al fermo amministrativo del veicolo. Tuttavia, esistono eccezioni alla regola generale. I possessori di handicap e le persone a loro carico sono esentati dal versamento annuale del bollo. Inoltre, i veicoli con un’anzianità superiore a 30 anni e quelli con un’anzianità compresa tra 20 e 29 anni beneficiano rispettivamente di esenzioni e sconti significativi sull’imposta. Allo stesso modo, i veicoli ecologici e a basso impatto ambientale, come le vetture ibride o a propulsione elettrica, possono godere di esenzioni parziali o totali a seconda della regione di residenza. In particolare, alcune zone del Paese consentono l’esenzione totale del pagamento del bollo per i veicoli elettrici per l’intera durata della loro vita utile.
Cosa succede se ho una targa estera?
Un caso particolare riguarda l’utilizzo di una targa estera. Secondo una legge delega europea del 2019/2020, è possibile circolare in Italia con una targa straniera per un periodo non superiore a 90 giorni consecutivi senza dover pagare l’imposta sul bollo. Oltre questo periodo, il veicolo deve essere registrato presso il Registro Veicolo Immatricolati all’Estero (Reve) per evitare sanzioni.
È importante notare che questa norma può essere applicata legalmente solo se il proprietario del veicolo è residente all’estero e non coincide con il conducente del veicolo in Italia. In questo caso, il proprietario deve dare il consenso esplicito, firmando un documento che attesti l’utilizzo del veicolo da parte di un conducente residente in Italia.