Un nuovo motore V6: per una Ferrari, un’Alfa Romeo o una Maserati? O tutte e tre?
FATTI, NON PUGNETTE! IN ARRIVO UN BASTIMENTO CARICO DI 6 CILINDRI PER IL TRIDENTE, IL CAVALLINO E IL BISCIONE. IN QUESTO MODO IL GRUPPO FIAT POTREBBE LANCIARE, FINALMENTE, UN ARTICOLATO ATTACCO ALLA CONCORRENZA PREMIUM TEDESCA SU PIU’ FRONTI.
L’offensiva italiana, nel campo delle coupé sportive (2 posti, 2 posti + 2, berline coupé 4 porte), attualmente può contare solo su poche armi: di fatto ci sono i modelli Ferrari la Maserati Ghibli e l’Alfa Romeo 4C. Mancherebbero all’appello un esercito di opportunità che il Gruppo FIAT manca da troppo tempo e che, con un posizionamento intelligente dei marchi “sportivi” (Abarth, Alfa Romeo, Ferrari) potrebbe creare un buon viatico per la non facile situazione delle vendite del Gruppo.
Basti ricordare che da una sola piattaforma, Vw Audi ricava la Lamborghini Huracan, l’Audi R8 e ne deriverà una nuova berlinetta Porsche a motore centrale a metà strada tra 991 Turbo e 918 Spyder (ma si vocifera anche di una Bentley con questa architettura). Il marchio di Stoccarda, per altro, è destinato ad aumentare la sua pressione sui mercati nei prossimi anni: in arrivo una Boxster baby e una rivoluzione motoristica che porterà sotto il cofano delle Cavalline di Zuffenhausen un nuovo boxer 4 cilindri.
MASERATI
Sergio Marchionne può almeno cantare vittoria sulla Maserati. Il rilancio del Tridente sta portando risultati ancora migliori delle attese: un record di vendite dopo l’altro e si ipotizza possa attuare una strategia di contenimento della produzione per tenere alto il prestigio del marchio.
Ma non è finita: nel cassetto c’è il modello stradale anticipato dalla Concept Alfieri presentata a Ginevra (e vincitrice del design award per i prototipi a Villa d’Este) e il SUV Levante, di cui sono stati avvistati nei giorni scorsi i primi prototipi in giro per le strade aperte.
ALFA ROMEO
La voce che circola negli ambienti che contano è interessante: finito con la Maserati, Marchionne passerà all’Alfa Romeo. Sono anni che viene dato per imminente il rilancio del Biscione (un primo respiro si è visto con la 4C), specialmente il suo ritorno sul mercato americano. Ma altrettanto insistenti sono le voci di una cessione del brand al Gruppo Volkswagen. Quest’ultima sempre seccamente smentita dal manager italo-americano.
Ebbene potremmo essere vicini al “big-bang” per l’ex Casa del Portello. Se il piano di Marchionne annunciato lo scorso maggio avrà una effettiva attuazione, rivedremo la Alfa Romeo Giulia, forse anche in versione GTA contro la BMW M3. Ma potrebbe essere solo l’inizio.
Infatti dovrebbe essere previsto il ritorno anche di un’altisonante denominazione: 6C. L’Alfa Romeo 6C, progettata nel ’25 da Vittorio Jano, è stato un modello simbolo del Biscione e, con le versioni da corsa, una vera bestia della titolata concorrenza offerta, fino al 1931 (quando debuttò l’8C), da Bugatti, Maserati, Lancia, Mercedes e OM.
Per la nuova Alfa Romeo 6C, un’elegante e sportiva berlinetta 2+2, si parla anche di una super-versione da 500 Cv forniti da un V6 biturbo di fabbricazione Ferrari.
FERRARI
Già, la Ferrari.
La sempre più violenta concorrenza nelle nicchie e le potenzialità del mercato cinese aprono la strada a nuovi scenari. Ferrari, ha dichiarato recentemente Montezemolo, continua a perseguire la vecchia strategia di contenere la produzione per mantenere un certo livello di prestigio. Eppure la voce è ormai insistente: Maranello è al lavoro su un motore V6.
Le ragioni sono molteplici: economie di scala ma anche ambientali e di efficienza. I motori Ferrari, infatti, consumano e inquinano. La Ferrari California T ha di fatto tracciato il nuovo percorso futuro dei motori di Maranello, tutti nuovamente turbo. E pressoché certo che a Ginevra 2015 vedremo il restyling della Ferrari 458 e, in quell’occasione, debutterà come F458-T con motore turbo. Che dovrebbe rimanere in listino fino al 2019 prima di lasciare il posto a un modello completamente nuovo e che avrà, presumibilmente, 2 motorizzazioni: V8 turbo e V6 turbo.