GLI SPECIALI DI 0-100.it: Salone dell’Alta Orologeria di Ginevra – SIHH 2016
IL SALONE MONDIALE PER L’OROLOGERIA D’ALTA GAMMA HA TENUTO A BATTESIMO LE NOVITA’ DEI MARCHI PIU’ PRESTIGIOSI DEL MERCATO. QUEST’ANNO LE INDICAZIONI SONO STATE CHIARE: INNOVAZIONE, COLORE BLU, TANTO ACCIAIO (ANCHE SUI MODELLI DI FASCIA MOLTO ALTA ) E SPAZIO AI PICCOLI BRAND INDIPENDENTI (9 AZIENDE PRESENTI IN AGGIUNTA AI 15 MARCHI DEL GRUPPO RICHEMONT).
L’edizione numero ventisei del SIHH – Salon Internationale de l’Haute Horlogerie ha portato a Ginevra i marchi del Gruppo Richemont (quindici in tutto). E chiamato a sé quali ospiti, e protagonisti essi stessi, nove tra i brand più conosciuti dell’orologeria indipendente. Sono sostanzialmente quattro i grandi temi della rassegna ginevrina:
INNOVAZIONE. Quest’anno al SIHH è andato in scena, innanzitutto, il tema dell’innovazione, argomento multisfaccettato e legato ora a una visione più tradizionale ora a un vero e proprio futuro anteriore rispettando, tuttavia, il dogma della meccanica artigianale: Cartier ha rimpicciolito il complesso Gyrotourbillon, Audemars Piguet ha inserito una vera cassa armonica per il suo ripetizione minuti, Parmigiani Fleurier ha presentato, oltre a un nuovo movimento cronografico, il prototipo di un movimento con riserva di marcia di “mesi”, Van Cleef & Arpels e Hyt hanno trasformato l’energia meccanica in elettricità, Vacheron Constantin ha introdotto i cinturini intercambiabili, H.Moser & Cie ha alloggiato un calibro di manifattura in una futurista cassa ispirata all’iWatch, Piaget ha creato un movimento meccanico a “regolazione elettronica” e Urwerk ha introdotto un sistema che permette all’indossatore di agire autonomamente sul funzionamento del movimento per migliorare la precisione.
Le aziende, quindi, decidono di intraprendere il sentiero dell’innovazione ma attuando filosofie diverse, ora mantenendo un legame forte con la tradizione, ora volgendo un serio sguardo al futuro.
ACCIAIO e COLLEZIONI PIU’ AMPIE. La copiosa presenza di modelli in acciaio (dell’iceberg, il Signature 1 di Greubel Forsey: 33 esemplari, 150.000 euro) e l’ampliamento delle collezioni (specialmente IWC e Montblanc) si spiegano individuando un obbiettivo finale comune: conquistare una maggiore fetta di clientela, solleticare più polsi quanto è possibile, dare al mercato quello che veramente desidera quando si tratta di porre un acuto interesse verso un orologio meccanico di elevata qualità.
BLU. Cartier con il Calibre Diver, IWC con la collezione Pilot, Vacheron Constantin con l’Overseas, Montblanc con il 1858, i nuovi modelli Audemars Piguet Royal Oak. E poi il Parmigiani Fleurier Tonda Chronor Anniversaire, l’H.Moser & Cie Endeavour Centre Second e il Venture Small Seconds XL (entrambi in versione Funky Blue) e, infine, il Roger Dubuis Velvet Secret Heart. Il 2016, insomma, sarà ancora l’anno del colore blu, reso ora con una forza straordinaria ora con un’eleganza senza pari.
CARRE’ DES HORLOGERS. La creazione di un’area speciale dedicata ai piccoli costruttori indipendenti è testimonianza di un grande interesse rivolto a questa nicchia. In questa ristretta cerchia entrano aziende piccole e con una produzione oltremodo “ridicola” rispetto ai numeri di una grande realtà commerciale. Eppure queste piccole stelle pulsanti dell’universo dell’orologeria hanno già raggiunto risultati eccezionali in termini di fatturato e produttività, alcune con al loro attivo una produzione di modelli e di calibri assolutamente degna di una Casa con decenni di attività e di nomea nel suo curriculum.
LE EMOZIONI DEL SALON INTERNATIONAL DE L’HAUTE HORLOGERIE – SIHH 2016 | |||
A. LANGE & SOEHNE | AUDEMARS PIGUET | BAUME & MERCIER | MB&F |
CARTIER | CHRISTOPHE CLARET | DE BETHUNE | GREUBEL FORSEY |
HAUTLENCE | H. MOSER & Cie. | HYT | IWC |
JAEGER-LECOULTRE | LAURENT FERRIER | MONTBLANC | OFFICINE PANERAI |
PARMIGIANI FLEURIER | PIAGET | RICHARD MILLE | ROGER DUBUIS |
URWERK | VACHERON CONSTANTIN | VAN CLEEF & ARPELS | |